Passa ai contenuti principali

L'impronta ecologica

L'impronta ecologica è uno strumento statistico, studiato per valutare l'impatto dei consumi sulla capacità di rinnovamento delle risorse.

Il concetto base è che ogni attività umana comporta consumi di risorse naturali quantificabili in termini di superficie (ettari, Ha); a seconda del tipo di consumo si farà riferimento ad un tipo di superficie piuttosto che ad un altro.

Confrontando l'impronta ecologica di un individuo (o di una regione, o di uno Stato) con la superficie disponibile pro-capite (cioè il rapporto tra superficie totale e popolazione mondiale) si può capire se il livello di consumi è sostenibile o meno. Per calcolarla si divide la risorsa consumata (in chili, Kg) con la capacità produttiva (Kg/Ha): il risultato è una superficie.

Può fornire interessanti indicazioni di massima con valore comparativo, ma il suo significato in termini assoluti è piuttosto irrealistico; come strumento gestionale il suo valore è limitato ed è stato sopravvalutato.

Tra i limiti più importanti:

- riduce tutti i valori a una misura di superficie

- stima in modo approssimativo il rendimento energetico

- non considera il consumo di risorse non rinnovabili

- non tiene conto in modo adeguato dello smaltimento di rifiuti poco degradabili

- l'inquinamento chimico non è considerato, ad eccezione delle emissioni di anidride carbonica

Commenti

Post popolari in questo blog

Ulivo di bronzo del Mercato del Duomo Autogrill

Molto originale l'opera dell'artista Adam Lowe esposta in pieno centro a Milano. È appesa all'interno del Mercato del Duomo negli spazi Autogrill. Ma che cos'è? È un ulivo di circa 400 anni che l'artista ha ricoperto di bronzo. Pare che l'albero sia stato eradicato per la costruzione di una strada, e che sia stato recuperato per cercare di salvarne in qualche modo la bellezza. Molto impressionante vedere che gli alberi si sviluppano in profondità quanto in altezza...sono dei giganti a metà per come li vediamo noi terrestri.

Cosa fanno i gatti di notte: percorsi tracciati con il GPS

I gatti stanno fuori casa per ore costringendo i padroni ad estenuanti attese e ricerche...ma alla fine spesso si trovano a soli 50 metri da casa, intenti a tracciare il confine dei loro territori, a cacciare uccellini o a farsi coccolare da qualche vicino. In Inghilterra hanno voluto cercare di rispondere alla domanda " cosa fanno i gatti di notte ?" ma soprattutto " dove vanno i gatti di notte ?". Alcuni gatti sono stati muniti di GPS e il loro girovagare è stato riportato su mappe. I gatti che vivono più a lungo in un luogo sono quelli che si spingono più lontano, mentre quelli che ancora si stanno ambientando tendono ad esplorare zone più circoscritte.

Hammarby: nuovo eco-quartiere di Stoccolma

Hammarby è un'ex zona industriale a sud di Stoccolma, ad oggi totalmente decontaminata e riqualificata: si è infatti trasformata in un eco-quartiere , che entro il 2017 sarà pronto ad ospitare ben 11.000 appartamenti e 200.000 mq di uffici e servizi. Nella progettazione si è tenuto conto di numerosi accorgimenti che consentiranno un notevole risparmio energetico ; saranno presenti una serie di digestori che accumuleranno biogas dai processi di degradazione dei liquami. Questo gas, ottenuto da specifici trattamenti, potrà andare incontro a diversi usi: utilizzato come carburante per autobus e automobili, oppure utilizzato nelle cucine delle abitazioni. Non si esclude, in una seconda fase del progetto, di mettere in atto processi per riutilizzare i residui solidi come fertilizzanti per le colture agricole. Non poteva mancare un sistema di raccolta differenziata , accompagnato da un termovalorizzatore per quei rifiuti che invece non possono essere riciclati: il calore prod